La decarbonizzazione e gli indici di sostenibilità ESG
Le misure da adottare per un’azienda più sostenibile
Lo scorso 21 gennaio 2020 è stato pubblicato il testo definitivo del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima 2030. Il Piano è stato predisposto con “l’obiettivo di contribuire in maniera decisiva alla realizzazione di un importante cambiamento nella politica energetica e ambientale dell’Unione Europea, attraverso l’individuazione di misure condivise che siano in grado di accompagnare anche la transizione in atto nel mondo produttivo verso il Green New Deal” ha dichiarato Stefano Patuanelli, Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali.
Il Piano prevede 5 linee di intervento, tra cui anche la decarbonizzazione, tema centrale di questo articolo. Vedremo nel dettaglio di cosa si tratta, come funziona e quali sono i vantaggi che ne derivano. Vogliamo anche soffermarci sui parametri ESG – Environmental, Social e Governance, fondamentali per verificare e misurare l’impegno in termini di sostenibilità delle aziende. Sulla base di questi parametri le imprese possono avere un quadro generale del livello di sostenibilità aziendale e attuare misure per migliorarsi.
Cosa hanno in comune decarbonizzazione e parametri ESG? L’uno può essere il mezzo per arrivare all’altro.
Ma procediamo con ordine.
Che cos’è la decarbonizzazione energetica
La decarbonizzazione energetica rappresenta una delle chiavi fondamentali per il contenimento e l’azzeramento dei gas serra e prevede l’abbandono del carbone per la produzione elettrica.
In altre parole, si tratta di un progetto che mira al raggiungimento della carbon neutrality che, come suggerisce il nome stesso, intende azzerare le emissioni di anidride carbonica e l’utilizzo di combustibili fossili (petrolio, gas e carbone) in favore di fonti di energia rinnovabili, tra cui anche il fotovoltaico.
La stragrande maggioranza di istituzioni, aziende e cittadini ad oggi condivide questi obiettivi anche se, come suggerisce uno studio condotto da Cna e Fondazione per lo sviluppo sostenibile, le vere “responsabili” delle emissioni di CO2 sono le PMI (circa il 60%) ed è su di esse che bisogna far leva.
Come funziona la decarbonizzazione
Nel corso degli anni l’Italia ha fatto tanti passi avanti. Tra il 2010 e il 2020, in seguito al boom energetico, è aumentata in maniera considerevole la quota delle rinnovabili fino ad allinearsi, nel 2018, con la media stabilita dagli accordi europei circa le emissioni di gas serra.
L’obiettivo è continuare a decarbonizzare passando da un assetto centralizzato a uno distribuito adottando prevalentemente fonti rinnovabili in tutti i settori, al fine di tutelare l’ambiente, migliorare la sicurezza energetica e ridurre la spesa energetica di famiglie e imprese.
Quali sono i vantaggi della decarbonizzazione
Parlando in termini di vantaggi, l’Accordo di Parigi stabilisce che entro il 2050 dovranno essere completamente azzerate le emissioni di gas serra. La decarbonizzazione contribuisce proprio al raggiungimento di questi obiettivi e della carbon neutrality.
Inoltre, secondo alcuni dati diffusi da Greenpeace, ci sarebbero anche vantaggi economici, occupazionali e di indipendenza energetica: 163mila posti di lavoro con un conseguente aumento dell’occupazione pari al 65%, senza tralasciare i notevoli risparmi che deriverebbero dalla mancata importazione di combustibili fossili e la riduzione del costo complessivo dell’energia elettrica.
Parliamo dunque di un disegno che ha tutte le carte in tavola per essere attuato praticamente, ma che procede ancora a rilento a causa della situazione di instabilità derivante dalla pandemia.
Ora che abbiamo delineato un quadro generale sulla decarbonizzazione, una domanda sorge spontanea. In che modo un’azienda può contribuire nel processo di decarbonizzazione?
Un buon punto di partenza può essere il calcolo dei parametri ESG – Environmental, Social e Governance. Vediamo cosa sono e perché sono così importanti.
I parametri ESG
Un acronimo, sempre più conosciuto al di fuori del mondo della finanza, utilizzato per verificare e misurare l’impegno di un’azienda nelle tematiche di sostenibilità. Quello del fotovoltaico, per un’azienda, è un investimento economico molto importante, per questo l’analisi di questi parametri può risultare efficace per un investimento aziendale sostenibile.
Vediamoli nel dettaglio per capire meglio di cosa stiamo parlando.
E come Environmental
Parliamo di ambiente.
Le tematiche legate ai cambiamenti climatici hanno da sempre una grande risonanza nell’opinione pubblica, tanto che anche le aziende hanno dovuto adeguarsi per ridurre al minimo le emissioni di anidride carbonica e l’utilizzo di risorse naturali. Si può dire che “i lavori siano ancora in corso” e che ormai sempre più aziende adottano misure per contenere gli impatti sull’ambiente e il territorio.
Il fotovoltaico, oltre a dare un notevole vantaggio economico all’azienda stessa e un ritorno dell’investimento sostenuto (nel medio-lungo termine), contribuisce alla tutela dell’ambiente.
S come Social
Impatto sociale. Inteso come tutte quelle iniziative che hanno un approccio positivo all’interno e all’esterno dell’azienda.
Un elemento importante che, oltre a tener conto del benessere interno aziendale, contribuisce ad aumentare il benessere degli abitanti del territorio. Un’azienda che non inquina la zona circostante viene sicuramente apprezza molto di più rispetto a un’azienda che rilascia nell’aria fumi dannosi che possono compromettere la salute di chi vive nelle zone circostanti.
G come Governance
Identità aziendale.
Un parametro che riguarda tutti gli aspetti amministrativi interni all’azienda e che contribuisce anche a definire l’etica aziendale. La Governance permette di definire se le azioni e le iniziative di tipo sostenibile adottate dall’azienda rispecchiano gli standard dei parametri ESG.
Questo è un punto molto importante perché se un’azienda è in grado di stimolare comportamenti de dipendenti a favore dell’ambiente, l’intera organizzazione ne gioverà con un miglioramento delle performance e progressi dal punto di vista della sostenibilità.
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Il risultato è puramente approssimativo, però può darti la giusta idea delle misure che dovresti adottare perché anche la tua azienda possa dare il suo contributo alla decarbonizzazione e all’ambiente.
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