Revamping: l’intervista dell’Ing. Antonio Cornacchia a QualEnergia.
Opportunità, normativa ed esempi di intervento.
Lo scorso 20 luglio abbiamo parlato con la redazione di QualEnergia di revamping e del potenziale che può scaturire da un intervento di ammodernamento dell’impianto.
L’Ing. Antonio Cornacchia, Project Manager di Saem, ha condotto una chiara analisi di quella che è l’attuale panoramica nel mondo del fotovoltaico con un focus mirato su:
Opportunità
Il boom di impianti installati dal 2005 al 2013 ha visto l’impiego di tecnologie ormai obsolete. Oggi, molti di questi impianti rischiano di perdere produttività e i proprietari potrebbero vedere svanire parte degli incentivi.
Ecco perché il revamping rappresenta il giusto compromesso.
Un intervento di ammodernamento che richiede la sostituzione di moduli o inverter danneggiati sfruttando tecnologie più performanti ed efficienti rispetto a quelle utilizzate nei primi anni del fotovoltaico.
Sfruttando le più moderne tecnologie presenti sul mercato, infatti, si potrebbe ottenere fino al 20% di produzione in più.
Normativa
La normativa di riferimento è il Decreto Legge 16 luglio 2020, n.76 (il c.d. Dl Semplificazioni). Gli ultimi aggiornamenti, poi, prevedono interventi volti ad accelerare la ripresa economica agevolando e semplificando gli iter autorizzativi.
Nel caso di interventi di revamping e repowering, per gli impianti che hanno già all’attivo incentivi, rimangono tali incentivi senza alcuna variazione. L’accesso a nuovi incentivi, invece, è stato ulteriormente semplificato e reso possibile tramite domanda che elimina qualsiasi lungaggine burocratica per la richiesta di interventi di manutenzione di questa portata.
Esempio di intervento
A Turi, in provincia di Bari, abbiamo realizzato in soli 28 giorni un intervento di revamping su due impianti fotovoltaici da 1 MWp: oltre alla sostituzione della struttura, sono stati sostituiti tutti i moduli e gli inverter.
Grazie a questo intervento, la produttività dell’impianto è aumentata del 40%, garantendo così un ritorno dell’investimento in 2 o 3 anni.